Quanti musei ci sono a Parigi?
Più o meno 160.

Quindi per tutti i gusti!
Dal conosciutissimo Louvre, fino al sorprendete museo delle cere Grévin, all’interattiva Cité des sciences et de l’industrie, fino al gustoso Musée du chocolat.
La lista è lunghissima e chi ci vuole dare un’occhiata può frugare in questo sito:
www.laculturegenerale.com/liste-musees-paris/

Alcuni sono piccolissimi e si racchiudono in poco più di un paio di sale, altri giganteschi, come il Musée d’Orsay che sono stati allestiti all’interno di una vecchia stazione in disuso. Alcuni sono dedicati interamente ai bambini come il Musée en Herbe, altri sono abitazioni, vecchie dimore di grandi autori come La maison Balzac.

Ma tagliamo corto, veniamo al sodo: chi non conosce il
Musée national d’Art Moderne ?!?
Sia parigini che turisti, chi non c’è passato davanti buttandoci
uno sguardo senza rimanere colpiti?

Va bene… ve lo concedo, è una struttura stranissima, può piacere o no, ma non passa certo inosservata.
Ma come? Non avete ancora capito quale museo si tratta o.O

Scommetto che se vi dico il Pompidou o quell’ammasso di ferraglia ci capiamo meglio!

Già, già, quel mucchio di ferro ha una sfilza di nomi: Le Centre Pompidou, (dal nome Georges Pompidou, presidente della Repubblica Francese dal 1969 al 1974, che ha voluto realizzare questo museo), le Beaubourg, (dal nome del quartiere su dov’è costruito) e Musée national d’Art Moderne.

Questo museo è stato inaugurato nel 1977; l’idea del progetto è di un insieme di architetti tra cui l’italiano RENZO PIANO, che hanno avuto l’idea di eliminare (o quasi) il cemento, costituire tutta la struttura di vetro e acciaio e che fosse esterna, in modo da lasciare più spazio possibile all’interno per l’esposizione delle opere.
Per questo l’edificio sembra un ammasso di ferraglia!
Ma siccome parliamo di architetti di primissimo ordine, mica potevano lasciare che il museo sembrasse un condominio in ristrutturazione con tutte le impalcature montate fuori!
Hanno dato un’ordine estetico geniale alla struttura, e l’hanno colorata di colori vivaci, seguendo un codice preciso:
GIALLO per l’elettricità
ROSSO per la circolazione delle persone (ascensori e scale mobili)
VERDE per i condotti d’acqua
BLU per i condotti d’aria

Va bene, va bene…
ognuno è libero di avere i propri gusti, puoi sempre restare dell’opinione che anche se l’edificio ha una sua logica, resta un ammasso di ferro e può non incontrare il tuo gusto, come le opere d’arte moderna che ospita.

Ti consiglio comunque di farci un salto: non solo troverai un CINEMA, un’enorme BIBLIOTECA, delle ESPOSIZIONI TEMPORANEE super interessanti, ma in molti concordiamo che all’ultimo piano delle scale mobili godrai uno dei più BEI PANORAMI di Parigi.

T

E non è tutto per affrettarti a farci un giro!

Il Beaubourg… CHIUDE!

Eh sì, hai letto proprio bene.

Dopo vari rinvii, tra problemi di ritardi dovuti alla pandemia e un ulteriore posticipazione per le Olimpiadi 2024 (perché il comune di Parigi desidera lasciar visitare i turisti previsti la prossima estate anche questo spazio), sembra che la chiusura sia stata fissata per la fine del 2024.

LAVORI IN CORSO! Il museo resterà chiuso per almeno 5 anni!

Approfitta di quest’estate per una visita!

BIBLIOGRAFIA
https://www.centrepompidou.fr/fr/
https://www.vitaleristrutturare.it/architettura/opere/centre-pompidou/
https://www.lemonde.fr/culture/article/2023/05/04/le-centre-pompidou-ferme-pendant-cinq-ans-pour-travaux-cherche-des-locaux-et-des-financements_6172084_3246.html
www.vivaparigi.com/
www.sortiraparis.com
wikipedia